Odg per la seduta n. 35 della commissione Affari Esteri, Emigrazione
SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------


3a Commissione permanente
(AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE)


*35a seduta: mercoledì 6 marzo 2019, ore 8,45


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

InterrogazioneSvolta

IN SEDE REFERENTE

Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. FERRARA ed altri. - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e l'Organizzazione internazionale di diritto per lo sviluppo (IDLO) relativo alla sede dell'organizzazione, fatto a Roma il 14 giugno 2017 - Relatore alla CommissioneLUCIDI
(Pareri della 1ª, della 2ª , della 5ª e della 6ª Commissione)
Seguito e conclusione esame (960)
2. Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo (n. 3) all'Accordo sulla sede tra il Governo della Repubblica italiana e l'Istituto universitario europeo, con allegati, fatto a Firenze il 19 ottobre 2018 - Relatore alla Commissione VESCOVI
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª e della 14ª Commissione)
Seguito e conclusione esame(997)

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO


DAL MAS, AIMI, CRAXI, MALAN, ROMANI - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -

Premesso che:

varie fonti di stampa, negli ultimi giorni, hanno riportato la notizia che un giovane italiano residente a Pordenone, Antonio Consalvo, si trova in carcere da 10 mesi nello Sri Lanka;

l’uomo sarebbe stato arrestato nel mese di aprile 2018, per possesso di una modica quantità di marijuana;

Consalvo era di ritorno da un viaggio in Thailandia e si sarebbe trovato in Sri Lanka solo per uno scalo tecnico del volo di rientro;

da notizie pervenute all'interrogante, l’italiano sarebbe rinchiuso in una cella con circa altri ottanta detenuti, a riprova delle pessime condizioni delle carceri cingalesi;

nonostante la prolungata carcerazione preventiva, Consalvo non sarebbe stato sottoposto a nessun processo e si vedrebbe confermato settimanalmente lo stato di fermo senza la garanzia dei minimi diritti garantiti, secondo gli standard italiani, europei ed occidentali ai reclusi;

il carcere, secondo quanto riferito dalla madre, non fornirebbe neanche cibo ai detenuti che sarebbero costretti a pagarsi i pasti;

i genitori del giovane sono in contatto con l’Ambasciata italiana di Colombo, unica fonte di informazione disponibile;

in un recente messaggio di posta elettronica i funzionari dell’Ambasciata avrebbero comunicato alla famiglia di non riuscire più ad avere aggiornamenti, né dal carcere, né dall’avvocato, sulle condizioni del detenuto;

durante la detenzione, il giovane, sempre secondo quanto riferito dalla madre agli organi di stampa, sarebbe stato maltrattato ed insultato;

la madre di Consalvo ha inoltre denunciato la mancata mobilitazione delle autorità italiane sul caso che ha coinvolto il figlio;

l’unico Trattato vigente in materia di giustizia ed estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka è la convenzione italo-britannica, atto ormai datato perché adottato il 5 febbraio 1873,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa;

in caso affermativo, se non intenda promuovere ogni iniziativa volta, in primo luogo, a far sì che i diritti del cittadino italiano Antonio Consalvo, detenuto da oltre dieci mesi in Sri Lanka, siano rispettati dalle autorità cingalesi e, in secondo luogo, a individuare ogni utile procedura che consenta, in tempi ragionevoli, una positiva soluzione della situazione esposta.


(3-00633)